Amikacina: Meccanismo d’azione e valutazioni dell’Antibiotico-Resistenza

Amikacin

L’Amikacina è un antibiotico appartenente al gruppo degli aminoglicosidi, noto per la sua efficacia nel trattamento di gravi infezioni causate da batteri Gram-negativi. Questo farmaco è impiegato in contesti in cui i patogeni sono spesso resistenti ad altri antibiotici, come la gentamicina e i beta-lattamici, e rappresenta una risorsa cruciale nella lotta contro l’antibiotico-resistenza. Tuttavia, come per ogni trattamento antibiotico, il suo uso richiede attenzione per bilanciare efficacia e potenziali effetti collaterali.

Basandoci su alcuni studi scientifici tra cui il “Rapporto AR-ISS 2022” e l’articolo che porta firma P. G. Gooding, E. Berman, A. Z. Lane e K. Agre “A review of results of clinical trials with amikacin” -due tra gli studi più completi e autorevoli relativamente all’argomento-osserviamo come l’Amikacina rappresenti oggi il farmaco con la miglior efficacia in termini di percentuale di guarigione con il livello di antibiotico resistenza più basso se comperato con gli altri utilizzati comunemente contro le infezioni batteriche.

Amikacin

Meccanismo d’Azione

L’Amikacina agisce inibendo la sintesi proteica batterica. Interferisce con la formazione dei peptidi, portando alla produzione di proteine aberranti che compromettono le funzioni vitali dei batteri. Questo meccanismo causa danni alla membrana plasmatica, provocando la perdita di potassio e, infine, la disgregazione cellulare. Questo effetto è particolarmente potente contro batteri Gram-negativi come Pseudomonas aeruginosa (di cui tratteremo nel prossimo paragrafo), Serratia, Proteus, Klebsiella, Enterobacter ed Escherichia coli, specie quando questi risultano resistenti ad altri aminoglicosidi.

Efficacia Clinica dell’Amikacina

Uno studio condotto su 1.098 pazienti in 10 paesi ha mostrato che l’Amikacina ha portato alla guarigione nell’81% dei 697 pazienti idonei per la valutazione dell’efficacia del farmaco. Questo risultato è stato osservato attraverso la remissione clinica e l’eradicazione dei patogeni infettivi. Le infezioni genitourinarie hanno risposto meglio al trattamento, con un tasso di efficacia del 90%, seguite dalle infezioni settiche (85%) e dalle infezioni della pelle, dei tessuti molli o delle ossa (70%). L’Amikacina si è dimostrata efficace anche contro i patogeni resistenti alla gentamicina, con un tasso di successo dell’88% nelle infezioni sostenute da questi batteri.

La dose standard utilizzata era di 7,5 mg/kg, somministrata per via intramuscolare ogni 12 ore. Nei pazienti con insufficienza renale, il dosaggio è stato adattato per prevenire complicazioni legate all’accumulo del farmaco.

Amikacin

L’Amikacina e l’Antibiotico-Resistenza

Uno degli aspetti più critici dell’uso dell’Amikacina è il suo ruolo nella lotta contro l’antibiotico-resistenza. Questo antibiotico è efficace in situazioni in cui molti altri farmaci falliscono, soprattutto contro batteri Gram-negativi resistenti, come i ceppi di Pseudomonas e Klebsiella.

Le percentuali di resistenza per Pseudomonas aeruginosa rimangono critiche per alcune classi di antibiotici. Nel 2022, per esempio, il 24,1% degli isolati di P. aeruginosa era resistente alla piperacillina-tazobactam, il 19,0% alla ceftazidime e il 16,4% ai carbapenemi come imipenem e meropenem. Nonostante ciò, la resistenza agli aminoglicosidi, inclusa l’Amikacina, si è mantenuta al livello più basso (4,0%), rendendola ancora un’opzione efficace in molti casi. Tuttavia, un uso prudente di questo farmaco è essenziale per evitare che anche l’Amikacina perda la sua efficacia.

Pseudomonas aeruginosa e la Resistenza agli Antibiotici

Batteri gram-negativi: profilo di antibiotico-resistenza per Pseudomonas aeruginosa, Italia 2022

Classe di antibioticiAntibioticoIsolati (n)R (%)95% IC R (%)
PenicillinePiperacillina-Tazobactam5.89324,123,0 – 25,2
Cefalosporine III/IV generazioneCeftazidime5.90319,018,0 – 20,0
Cefepime5.77517,516,5 – 18,5
Ceftazidime/Avibactam3.7266,05,2 – 6,8
Ceftolozano/Tazobactam3.3225,54,7 – 6,3
CarbapenemiImipenem5.01917,716,6 – 18,8
Meropenem5.8169,58,7 – 10,3
AminoglicosidiAmikacina5.8552,72,3 – 3,1
Gentamicina81812,610,4 – 15,1
Tobramicina3.2486,96,0 – 7,8
FluorochinoloniCiprofloxacina5.94316,215,3 – 17,2
Levofloxacina1.87421,119,3 – 23,1

R=resistenza; IC=intervallo di confidenza

Dal 2015 al 2022, sono stati osservati trend in diminuzione nella percentuale di isolati di Pseudomonas aeruginosa resistenti alle principali classi di antibiotici impiegati per trattare queste infezioni invasive. In particolare, a partire dal 2017, si è registrata una costante diminuzione della resistenza agli aminoglicosidi, come l’Amikacina, e ai fluorochinoloni. Tuttavia, per altre classi di farmaci, come la ceftazidime e la piperacillina-tazobactam, la resistenza è rimasta relativamente stabile. Per quanto riguarda i carbapenemi, dopo un incremento di resistenza nel biennio precedente, nel 2022 si è notata una lieve diminuzione.

Percentuale di resistenza di Pseudomonas aeruginosa a piperacillina-tazobactam, ceftazidime, carbapenemi, aminoglicosidi e fluotochinoloni (Italia 2015-2022)

Come evidenziato nel grafico qui sopra, nel 2022 le percentuali di resistenza più elevate per Pseudomonas aeruginosa sono state osservate per la piperacillina-tazobactam (24,1%), seguita dalla ceftazidime (19,0%), dai fluorochinoloni come ciprofloxacina e levofloxacina (18,5%), dai carbapenemi come imipenem e meropenem (16,4%) e dagli aminoglicosidi con un basso 4,0% per amikacina e gentamicina. Questo dato conferma l’efficacia continuativa dell’Amikacina contro ceppi batterici resistenti, evidenziando come la sua capacità di combattere infezioni gravi, specialmente quelle causate da patogeni multiresistenti come Pseudomonas aeruginosa, sia ancora molto rilevante.

Sitografia:

Pseudomonas aeruginosa – Sorveglianza dell’Antibiotico-Resistenza – AR-ISS

A review of results of clinical trials with amikacin – PubMed (nih.gov)